Tutorial: la profondità dei files Raster, JPEG, DNG e Raw.
La profondità delle immagini digitali e le differenze di profondità spiegate facilmente!
Profondità: la quantità di memoria dedicata a contenere le informazioni colore di ogni pixel, ovvero il numero di bit utilizzati per ogni pixel, indicato in BPP (Bit Per Pixel). Maggiore è la memoria dedicata ad ogni pixel, maggiori sono i colori descrivibili.
Abbiamo già detto che per profondità si intende lo spazio di memoria messo a disposizione per contenere le informazioni sullo spazio colore e, quindi anche di luminosità.
Infatti, la luminosità di un file raster, è determinata semplicemente cambiando il colore dei pixel che compongono l’immagine, cambiando numericamente il loro codice colore, con codici aventi numeri più alti nella scala RGB, e quindi più chiari. Se una immagine è molto scura, avremo molti pixel neri R0,G0,B0, mentre se una immagine è molto chiara, avremo molti pixel bianchi R255,G255,B255.
Nei files JPEG, questi codici colore sono indicati da un codice binario, e più lungo è questo codice, più spazio di memoria occupa.
Questa è la profofondità dell’immagine raster:
La quantità di memoria dedicata a contenere le informazioni colore di ogni pixel, ovvero il numero di bit utilizzati per ogni pixel, indicato in BPP (Bit Per Pixel).
Possiamo avere file *.JPEG con profondità 8 bit, mentre i file *.Raw generalmente hanno spazio di memoria 12, 14, o 16 bit.
Questo significa che il codice numerico binario con cui si identificano i colori può avere lunghezza 12, 14, o 16 caselle. In pratica è la lunghezza della ‘combinazione’ numerica che definisce la tonalità colore di ogni singolo pixel.
Cosa comporta questa differenza?
Hai presente il numero di rotelline con cui puoi impostare la combinazione numerica con cui apri la valigia o trolley che porti in aeroporto? Hai presente il numero di cifre che compongono le varie password che usi in internet? Ecco, più lunga è la combinazione/password, più è “sicura” e “precisa”.
Se in una immagine, puoi specificare le varie tonalità colore con combinazioni numeriche binarie di 16 cifre, potrai ovviamente definire molte più tonalità intermedie tra i colori e la luminosità.
Se invece per specificare i colori di ogni pixel puoi usare solo 8 cifre binarie, avrai molte meno possibilità per definire le tonalità intermedie.
E’ la stessa differenza che c’è tra l’entrare a fare la spesa al supermercato con un sacchettino dove poter contenere pochi oggetti, oppure entrare con un carrello che possiamo riempire di oggetti e scatoloni di cose utili per la nostra dispensa.
Oppure, se preferite, è la stessa differenza tra un dizionario di 80 pagine ed un dizionario di 160 pagine: nel dizionario più grande avremo più informazioni, più dati, più precisione dei vocaboli.
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